Laggente non (mi) capisce

Non ho mai amato laggente, sebbene laggente ami me. E’ un amore non corrisposto diciamo.
Per questo motivo ho da sempre desiderato fare un lavoro con meno contatti umani possibili, coi computer vado molto più d’accordo.

La miscela esplosiva però si ottiene quando si mischia laggente con il computer.

Tra le cose che odio di più, c’è la categoria di quelli che durante le teleassistenze ti dicono:

– Devo aprire Google? (Riferendosi al browser di turno installato sul loro pc, causando così fraintendimenti non da poco -per fortuna non hanno come home page YouPorn, altrimenti la domanda sarebbe interessante-)

– Ho scaricato il programmino, dov’è che lo trovo adesso? (Se non sai tu come è configurato il tuo “Google” fijo mio… Prova a vedere nella cartella Download, sarà lì insieme a centinaia di file scaricati e dimenticati lì mentre tu pensavi invece fossero stati risucchiati da un buco nero informatico)

Una menzione particolare a quelli che su esplicita richiesta di digitare un URL (non indicizzato dal crawler di google) nella barra degli indirizzi, ti leggono tutti i risultati che non c’entrano nulla dal momento che sono andati a scriverlo su google.

L’orticaria provocata da coloro che non riescono a fare un doppioclick col mouse alla velocità consona, e che continuano ad entrare quindi in modalità rinomina sul singolo file. Oppure quelli che saggiamente fanno il doppioclick sui pulsanti, aprendo così 2 volte l’applicativo, che va a rallentare il pc, che sembra quindi non rispondere, e quindi insistono coi click, così da ottenere dopo qualche minuto una ventina di finestre uguali aperte sullo schermo.

Quelli che ti chiedono di spiegargli come si scaricano le foto dalla macchina fotografica. E poi come si salvano una volta scaricate nel pc, nell’hard disk esterno. E non comprendono che è sempre e solo un fottuto COPIA E INCOLLA.

Quelli che perdono i cavetti con attacco proprietario di tutti i mille dispositivi che hanno in casa, e ti assicurano che hanno sempre usato per quel dispositivo l’unico cavetto mini USB che hanno trovato.

Quelli che ti assicurano che “una loro amica da Milano” riesce a richiedere l’amicizia su Facebook a centinaia di persone il cui unico dato che hai è un foglio word pieno di indirizzi email. (e se osi menzionare file csv o sincronizzazione con client di posta ti dicono che lei non ha fatto così, eh vabbè ma è di Milano lei.).

Quelli che si impanicano dicendo che hanno perso le loro email, quando cercano di controllare la loro posta fuori casa, usando un altro pc col client di posta configurato con quello del proprietario del pc, o non configurato. Poi gli spieghi che in caso devono collegarsi sul sito del loro provider di posta, ma non sanno la password giustamente. (Il tutto dopo avergli spiegato cos’è un provider di posta ovviamente)

Quelli che non sanno le password in generale. Diamine. Usane una e usa sempre quella. Invece no. Poi chiamano me perchè io dovrei recuperargli quella dell’account di skype. L’account di skype associato, ovviamente, ad un indirizzo mail del quale non ricordano la password d’accesso perchè “è quello vecchio”. (Ricordiamo quella che mi ha chiesto se sapevo il PIN del suo Bancomat e se potevo recuperarglielo al volo perchè non lo ricordava).

Quelli che mi chiedono di vendergli le cose su eBay, cose che valgono 40€, che gliele riesco a vendere a 45€ e poi si lamentano pure se eBay ha le commissioni.

Quelli che sapendo che io compro tutto su internet, mi chiedono se riesco a trovargli gli infissi per la casa in montagna, usati, su internet. Perchè non vogliono spenderci troppo, è la casa delle vacanze.

Quelli che dopo che metti tutta te stessa nel fare un bel sito, graficamente parlando, poi ti chiedono di cambiare i colori creando combinazioni che sono un pugno in un occhio o modificare i loghi creando delle merde d’autore. Che sono gli stessi che pretendono di usare il Comic Sans come font per il loro sito, e ti chiedono di animare tutto così da causare crisi epilettiche al lettore. Ah si, se puoi inserire pure qualche clip art tipo gli screen beans.

Dimenticavo… Quella volta che Tizia mi chiede, dal momento che dove abita l’adsl è molto lenta, di downloadarle un film per la serata, e “in caso” mandarglielo via mail.

Che ci devo fare, se odio laggente?

2 commenti (+aggiungi il tuo?)

  1. Sa Musca
    Mar 30, 2012 @ 09:10:56

    Da una parte capisco il fastidio (immagino tu conosca già questi geni http://amoilweb.wordpress.com/ ), dall’altra, senza quell’ignoranza, non avremmo tanto lavoro. Ed è l’ignoranza comune della persona media che non sa di cosa si sta parlando, ma non vuole ammetterlo -per i meccanici e gli idraulici penso sia lo stesso- unita a un’arroganza tutta italiana del “tu ci lavori da anni, ma io sono più furbo, quindi lo so meglio” (tipica di chi ti fa le diagnosi dicendoti di ignorare quella dei medici che “non ci capiscono niente”) condita infine dal fatto che un computer lo usano tutti e perciò tutti credono di poterne parlare (un po’ come la musica che ascoltano tutti e allora tutti si credono grandi critici).

    Però io questa fissa di cercare su google qualunque cosa si voglia trovare (ma qualunque, eh. Persino “youtube”) non l’ho ancora capita. Anche perché spesso va a braccetto con la fissa di entrare nella homepage di google, per farlo (la barra degli indirizzi di Firefox e Chrome è anche barra di ricerca di google da tempi immemori).

    (ah no, forse ho capito. Mai digitare in pubblico, sulla barra degli indirizzi, “you…”)

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  2. ddf95
    Set 05, 2013 @ 00:18:24

    Se sapessi come sto messo io… Il fatto di avere una disabilità amplifica le cose perché laggente crede che io sia “IL GENIO!1!” dei computer. Poi mi guardano male perché non capiscono cosa fare. Ed io mi incazzo.

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